lunedì 30 giugno 2008

Grande Opera n.2

E' un dato di fatto che nel 2020 oltre il 90% della popolazione di Quincinetto, grazioso paesino a 1054 metri s.l.m. in provincia di Torino, avrà bisogno di tagliarsi le unghie dei piedi con preziosi tagliaunghie in acciaio inox 18/10 prodotti in Cina, lucidati in India, ricoperti di smalto vellutato in Bangladesh, griffati in Turchia, disinfettati in Sudafrica e marmorizzati in Argentina.

Però, per il momento, di questi tagliaunghie neanche l'ombra: manca la Logistica, dicono. Cosa fa il Governo? E allora, vogliamo far circolare 'ste Merci? Quand'è che finalmente verrà attivato un Ponte Aereo Asia-Europa-Africa-Sudamerica? E poi, il relativo mega-aeroporto superinternazionale postelegrafonico necessario opinabile, glielo vogliamo fare al ridente paesino di quasi montagna? Ma devo essere io a dirtelo? Dobbbiamo aspettare che ai quincinettesi gli si incarniscano le unghie dei ditoni? Poi glielo paghi tu, Governo, il podologo al quincinettese.

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